L'elevata assunzione di zuccheri contenuti in alimenti e bevande, a lungo termine può influenzare negativamente la salute psicologica. A mettere in guardia è uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Report e condotto presso lo University College London. L'Oms raccomanda che gli zuccheri - come amido, glucosio, fruttosio - non dovrebbero rappresentare più del 5-10% del totale apporto calorico. Sono però aggiunti a molti cibi preparati e bevande, al punto che l'assunzione media di zuccheri è ormai spesso doppia rispetto al livello consigliato, aumentando obesità, diabete e disturbi cardiovascolari. Ma anche problemi di salute mentale, come la depressione. I ricercatori lo hanno dimostrato con uno studio che ha reclutato 10.000 impiegati pubblici tra i 35 ei 55 anni. Ne è emerso che il rischio di sviluppare un disturbo mentale dopo 5 anni è stato del 23% più elevato tra gli uomini che hanno consumato più di 67g di zucchero giornalieri rispetto a quelli con un'assunzione inferiore a 40g. Ulteriori ricerche sono necessarie per confermare la causalità di questo aumento. Tuttavia, poiché limitare l'assunzione di zucchero ha già dimostrato di avere numerosi altri benefici per la salute, dovrebbe rimanere un bersaglio dietetico, da oggi con un valore aggiunto in più, ovvero la possibilità di una migliore salute psicologica. (ANSA)