Sono in tanti a non amarli, eppure broccoli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles non dovrebbero mai mancare nella dieta, perché promuovono la salute intestinale. È quanto emerge da uno studio della Pennsylvania State University, pubblicato su Journal of Functional Foods. Lo studio è stato svolto sui topi e ha dimostrato che se seguivano una dieta che prevedeva regolarmente broccoli (constava per un 15 per cento complessivo di questo alimento), gli animali erano in grado di resistere meglio a problematiche come la colite o la sindrome della permeabilità intestinale, nella quale l'intestino, in sostanza, rischia di diventare 'permeabile' a tossine e altri microrganismi perché non si riesce a costruire una 'barriera' che è molto importante per la salute dell'organismo. I ricercatori ritengono che le verdure crocifere, come broccoli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles, contengano un composto che si scinde in altre sostanze nello stomaco, che poi legano e attivano un recettore, noto come idrocarburo arilico. Nell'intestino questo aiuta a mantenere una flora bilanciata e a migliorare la funzione di 'barriera', che fa transitare il cibo correttamente ma non tossine e microrganismi. È così che quindi si previene la sindrome della permeabilità intestinale che può portare a infiammazione e conseguenze come artrite e malattie cardiache. Nell'uomo, la quantità utilizzata per l'esperimento è equivalente a tre coppette e mezzo di broccoli al giorno. (ANSA).