Il numero di passi al giorno è un buon indice prognostico per quanto riguarda la mortalità da cancro o da malattie cardiovascolari. È stato condotto in Gran Bretagna uno studio prospettico di coorte che ha coinvolto 78.500 persone tra i 40 e i 79 anni d’età che hanno indossato un accelerometro da polso per avere un dato preciso della distanza di cammino fatta ogni giorno. Sono state seguite per sette anni, valutando nel tempo la mortalità da tumori e da malattie cardiovascolari rispetto al numero di passi medi giornalieri. In totale nel periodo di studio sono morti di cancro 1.325 partecipanti e di una malattia cardiovascolare 664, a fronte di 2.813 casi di cancro diagnosticati e 10.245 eventi cardiovascolari registrati. I pazienti che facevano mediamente diecimila passi al giorno avevano una mortalità da tutte le cause inferiore rispetto a chi ne faceva meno (riduzione: -0,08) così come una mortalità da cancro (riduzione: -0,11) e da malattie cardiovascolari (riduzione: -0,10) inferiore. Valori superiori ai diecimila passi di media al giorno si associavano a un’ulteriore riduzione della mortalità. Rilevante era anche la cadenza con cui si camminava, in particolare il picco dei 30 minuti con maggiore frequenza di passi era pure correlato alla riduzione della mortalità.
Fonte MEDLIFE